Uomo politico inglese. Orientatosi verso la carriera
politicodiplomatica, nel 1832 fu nominato ambasciatore a Madrid e, nel 1838,
entrò alla Camera dei Lords; l'anno seguente fu chiamato a far parte del
governo presieduto da Lord Melbourne (1839-1841). Nel 1847 entrò a far
parte del ministero
whigs presieduto da Lord John Russel e fu mandato in
Irlanda come Lord luogotenente. Animato da buone intenzioni pacificatrici,
condusse verso i nazionalisti irlandesi una politica che gli attirò
l'accusa di eccessiva condiscendenza e debolezza, tanto da essere richiamato a
Londra nel 1852 da lord Derby, che aveva sostituito Russel come primo ministro.
Ministro degli Esteri nel governo Aberdeen (1852-55), conservò l'incarico
anche sotto Palmerston (1855-58), trovandosi così a dirigere la politica
estera inglese durante la guerra di Crimea; al Congresso di Parigi
appoggiò la causa dell'unificazione italiana. Nel 1868 fu chiamato
nuovamente ad assumere il ministero degli Esteri nel governo Gladstone e si fece
promotore di una politica filofrancese, adoperandosi però invano per
promuovere un accordo internazionale sulla riduzione degli armamenti (Londra
1800-1870).